Correre in bicicletta fa male alla prostata?

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escursioni in bicicletta

Correre in bicicletta è una cosa bellissima che fa star bene e mantiene il corpo in salute. Come si sa però la prostata si trova sopra la vescica e se si sta tanto tempo in bicicletta potrebbe essere sollecitata e nel tempo avere problemi. Questo in genere è un problema di molti ciclisti professionisti che tra allenamenti e gare passano molto tempo della loro vita seduti in sella a una bicicletta. Ma per gli utenti comuni correre in bicicletta fa male alla prostata? Cerchiamo di sfatare un mito e di rispondere a questa domanda.

Cos’è la prostata

La prostata è una ghiandola grande più o meno come una castagna, che fa parte dell’apparato genitale e si trova sopra la vescica ed è circondata dall’uretra. Essa ha una funzione importantissima perchè è in grado di favorire la produzione di liquido seminale (sperma) e quindi è quella che determina poi la fertilità di un soggetto maschile.

Inoltre poi la prostata va a influire anche sull’erezione del pene e quindi condiziona i rapporti sessuali e la vita di coppia con risvolti anche a livello psicologico. Con il passare degli anni o a causa di vari fattori (genetici oppure fattori esterni legati a un cattivo stile di vita) la cellule della prostata possono infiammarsi o ingrossarsi e quindi a causare problemi.

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prostata

Quali sono i problemi legati alla prostata

Il primo primo problema che si viene a verificare a parte il dolore nella zona pelvica, è la disfunzione erettile e l’impossibilità di avere rapporti sessuali. Nei soggetti giovani (prostatite giovanile) può causare l’infertilità. Inoltre se non curata tempestivamente l’infiammazione può espandersi e intaccare anche gli organi vicini innescando un fenomeno a catena. Infine, nei casi più gravi, l’infiammazione delle cellule della ghiandola prostatica possono trasformarsi in carcinoma (tumore della prostata).

Ecco perchè bisogna adottare uno stile di vita sano facendo sport e attività fisica regolare, evitare eccesso di fumo e alcool e ai primi sintomi bisogna contattare un medico specialista che ci prescriverà le cure e gli esami specifici del caso per stipulare la diagnosi della malattia.

Tipologie di prostatite

Abbiamo visto che quando parliamo di prostatite parliamo di infiammazione o ingrossamento della ghiandola prostatica. A seconda della natura e della tipologia possiamo avere quattro tipi di prostatite:

  1. Prostatite batterica acuta,
  2. Prostatite Batterica Cronica,
  3. Prostatite Cronica non batterica,
  4. Prostatite Asintomatica infiammatoria.

Cause della Prostatite

Le cause principali della prostatite e quindi dell’infiammazione o dell’ingrossamento della ghiandola prostatica sono:

  • Sedentarietà e Obesità,
  • Abuso o eccesso di alcool e fumo,
  • Condizioni di ansia e stress,
  • Avanzamento dell’età,
  • Cause genetiche.

Quali sono i sintomi della prostatite

I sintomi in genere sono sempre più o meno gli stessi e si presentano sotto forma di fastidi:

  • minzione dolorosa e frequente (anche di notte durante il sonno),
  • bruciore durante la minzione,
  • presenza di sangue nelle urine,
  • presenza di sangue nel sperma,
  • dolore all’interno coscia,
  • dolore ai testicoli e/o all’ano,
  • sensazione di non svuotare mai completamente la vescica.

In tutti questi casi è bene consultare immediatamente un medico specialista per fare i vari esami specifici che sono sostanzialmente 7: Esami delle urine, Urinocoltura, Tampone uretrale, Spermiogramma, Ecografia, Biopsia Prostatica, esami del PSA.

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Migliori rimedi contro la Prostatite

Abbiamo elencato i tipi, le cause e i sintomi principali della prostatite, che funzionano come un campanello d’allarme che il nostro corpo ci lancia. La cosa importante nella cura della prostatite è sicuramente la prevenzione e questo avviene sicuramente consultando il medico, ma tantissimo si può fare (soprattutto nelle fasi iniziali della patologia) modificando il proprio stile di vita curando l’attività fisica e l’alimentazione e poi assumendo per uno o più cicli interi integratori alimentari. Questi prodotti (come puoi vedere leggendo le recensioni) sono assolutamente sicuri, testati ed efficaci, e privi di controindicazioni in quanto sono fatti con prodotti ed estratti di piante naturali come la Serenoa Repens.

Gli integratori non sono considerati medicinali (non serve ricetta medica) e non devono essere assolutamente sostituiti a cure e medicinali prescritti dai medici, ma sono solamente un valido aiuto per contrastare ed eliminare i sintomi iniziali della malattia. L’assunzione del prodotto associato a uno stile di vita sano garantisce un miglioramento della cura evitando interventi successivi più invasivi. Ricordiamo che gli effetti possono comunque variar da persona a persona e differire leggermente da quanto descritto.

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Andare frequentemente in bicicletta fa male alla prostata?

bicicletta e prostataOra che abbiamo capito cos’è la prostata e la prostatite, quali sono le cause e i migliori rimedi cerchiamo di focalizzarci sul tema iniziale, ovvero se correre in bicicletta può essere un problema per la prostata.

Abbiamo detto che uno dei punti per prevenire la prostatite è proprio quello di fare sport regolare (possibilmente all’aria aperta) e la bici in effetti è uno sport. Ci sono infatti milioni di persone che amano questo sport ma è giusto quindi chiedersi se fa bene o fa male. Per quanto riguarda lo sport infatti potremmo pensare che non tutti fanno bene allo stesso modo, per lo sforzo e la posizione che si assume. Questo vale per esempio nel caso specifico della prostata: è risaputo che che la bicicletta fa non è indicata per la prostata. In realtà è vero in parte.

Recentemente infatti è stato condotto uno studio approfondito dall’University College di Londra che ha analizzato un campione di 5300 ciclisti in una fascia d’età tra i 16 e gli 88 anni che passano dalle 3 alle 9 ore a settimana in sella alla bicicletta. Tale ricerca (pubblicata sul Journal of Men’s Health) spiega in maniera scientifica il fatto che non ci sia una correlazione tra andare in bicicletta e l’insorgenza della prostatite.

I campi analizzati sono stati tre: disfunzione erettile, infertilità e tumore alla prostata. Si è stabilito come per i primi due non c’è nessuna correlazione (ovvero non c’è più probabilità di sviluppare tali patologie con fumo, pressione alta e età oltre i 60 anni), mentre si è verificata una leggero aumento di probabilità di incappare nel tumore alla prostata per gli over 50 che passano più di 4 ore a settimana.

Conclusioni

In conclusione possiamo rassicurare le persone che amano andare in bicicletta perchè non è vero che correre in bicicletta fa male alla prostata. Discorso a parte potrebbe essere per i ciclisti professionisti che passano davvero tantissime ore in sella alla bici ma in quel caso sono seguiti da staff medici appositi.

Per un uso regolare della bicicletta possiamo stare tranquilli perchè anche se trascorrere molte ore in sella alla bici aumenta il livello di PSA (Antigene Specifico Prostatico) non è detto che questo sia strettamente collegato con il lieve rischio di insorgenza del tumore come emerso dallo studio, o comunque incida di più di altri fattori come per esempio l’età.

Consigli utili

Come precauzione è bene utilizzare selle non troppo morbide, fare delle brevi pause alzando il sedere dalla sella, ed evitare strade sterrate e con buche. In definitiva però possiamo stare tranquilli e farci le nostri bei giri in bicicletta soprattutto adesso che arriva la bella stagione. Riportiamo una frase di Michelle Gallucci, responsabile di Urologia dell’Istituto Tumori Regina Elena di Roma: “La bicicletta fa benissimo alla zona pelvica perché attraverso la pompa muscolare delle gambe viene attivata la circolazione venosa”.

ATTENZIONE:

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull'uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico. Leggi il Disclaimer.

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