7 alimenti che fanno bene alla prostata


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In altri articoli presenti in questo blog abbiamo più volte visto l’importanza della prostata per tutte le sue funzioni e soprattutto l’importanza di prendersene cura nel modo più appropriato. La prevenzione in questi casi è fondamentale per scongiurare prostatiti e altre patologie più gravi.
Il modo migliore per scongiurare la prostatite è attraverso quello che mangiamo e che beviamo. La natura ci viene in aiuto: molti alimenti contengono moltissime proprietà nutritive benefiche per l’organismo e anche per la prostata.
Rapporto tra alimentazione e prostata
È risaputo che oltre il 50% degli over 60 soffre di problemi alla prostata, una percentuale che aumenta all’80% dopo i 70 anni e al 90% dopo gli 80. È possibile prevenire e contenere disturbi prostatici seguendo un corretto regime nutritivo, poiché ci sono numerosi cibi che svolgono un effetto benefico a livello sia morfologico sia funzionale della ghiandola.
La patologia più diffusa tra la popolazione maschile è senza dubbio l’ipertrofia prostatica benigna, una malattia non degenerativa (le cui cellule non si trasformano in elementi maligni), ma progressivamente invalidante.
Pertanto può essere utile impostare un programma dietetico che tiene conto degli alimenti che fanno bene alla prostata.
Bisogna tenere presente infatti che l’IPB tende a peggiorare nel tempo, poiché il tessuto ghiandolare subisce una progressiva degenerazione con perdita delle sue funzioni fisiologiche.
7 alimenti che fanno bene alla prostata
Vediamo ora quali sono i 7 alimenti che fanno bene alla prostata e che non devono mai mancare in un regime alimentare sano e corretto.
Ortaggi
Peperoni, broccoli, cime di rapa, cavolfiore e cavolini di Bruxelles sono ortaggi che secondo una ricerca scientifica della Mayo Clinic possono diminuire il rischio di ipertrofia prostatica benigna grazie all’elevato contenuto di vitamina C. L’acido ascorbico infatti svolge un notevole potere antiossidante contro lo stress ossidativo, che sembra essere il principale fattore di rischio della malattia.
Anche i pomodori, che contengono notevoli concentrazioni di licopene, sono consigliati per prevenire l’ipertrofia prostatica benigna, poiché questo composto che appartiene al gruppo dei carotenoidi è un potente antiossidante.
L’aglio è un vegetale da tempo noto per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antibatteriche, che trova largo impiego nel trattamento dell’IPB e del tumore alla prostata. L’allina, il principio attivo in esso contenuto, si trasforma in allicina che è una sostanza dotata di proprietà fitoterapiche estremamente significative L’aglio si rivela un prezioso alleato per ridurre i sintomi dell’ipertrofia prostatica e del carcinoma alla prostata, poiché migliora la minzione e la diuresi.
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Frutta
Pompelmo, anguria, papaia, cachi e mango contengono analogamente ai pomodori notevoli concentrazioni di licopene, e quindi svolgono funzioni antiossidanti e antiradicaliche.
I frutti di bosco, come lamponi, more e fragole sono molto ricchi di acido ascorbico, che eliminando i radicali liberi circolanti consentono alla prostata di mantenere il suo volume normale contribuendo a migliorare la minzione e la produzione di liquido prostatico.
Frutta secca
I semi di sesamo contengono moltissimo zinco, un minerale che secondo il Journal of Urology, riesce a contrastare l’evoluzione delle neoplasie prostatiche.
Anche pistacchi, mandorle, noci, arachidi e semi di zucca sono alimenti che contengono significative quantità di zinco, e che quindi non dovrebbero mai mancare sulla tavola degli over 50.
Legumi
I legumi e in particolare la soia contengono sostanze fitoterapiche biocompatibili note con il nome di isoflavoni, tra questi i fitoestrogeni sono molecole dotate di proprietà antineoplastiche, confermate anche dal National Cancer Institute, che ha sviluppato uno studio a doppio cieco su alcuni pazienti con carcinoma prostatico.
Pesce
Tra i cibi benefici per la prostata, un posto di rilievo è occupato dal pesce, in quanto è ricco di acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6. Questi elementi non vengono sintetizzati dall’organismo ma devono essere introdotti con l’alimentazione.
Tra le specie ittiche più ricche di acidi grassi essenziali vi sono trota, salmone e pesce azzurro come sgombro, aringa e sardina.
Bevande
Il tè verde, che è una bevanda ricchissima di composti antiossidanti, si è rivelato un rimedio eccezionale per contrastare la degenerazione cellulare in presenza di carcinoma prostatico. Bevendo almeno 5 tazze di tè verde al giorno si riduce drasticamente il rischio di insorgenza del tumore della prostata.
Succo di melograno
Il succo di melograno è una bevanda particolarmente ricca di sostanze antiossidanti, che svolgono una funzione protettiva sulle cellule della prostata. In particolare, gli antiossidanti del melograno riescono a uccidere le cellule tumorali poiché ne impediscono la replicazione, grazie al loro intervento sui radicali liberi.
Come impostare un corretto programma dietetico per la prostata
Seguire un regime dietetico strutturato può realmente aiutare a mantenere in buona salute la prostata, tra i presupposti necessari per raggiungere un simile obiettivo c’è senza dubbio l’aspetto quantitativo dei pasti che devono essere poco abbondanti e numerosi. È quindi consigliabile suddividerli in prima colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda di metà pomeriggio e cena.
Ci sono alcuni alimenti che bisogna assolutamente evitare per preservare l’organismo dall’insorgenza di patologie prostatiche. Si tratta di cibi con effetto irritante e infiammante sulla ghiandola prostatica, che si mostra particolarmente recettiva nei confronti di:
- carne rossa;
- peperoncino;
- bevande alcoliche;
- caffeina;
- zuccheri raffinati;
- bevande gassate;
- birra.
Una dieta troppo ricca di grassi e di zuccheri predispone all’insorgenza di patologie alla prostata, poiché contribuisce ad alterare il ricambio idrico e quindi la funzione renale, che è strettamente collegata a quella della ghiandola.
Viene consigliato di assumere almeno cinque porzioni di verdura e frutta fresca ogni giorno, privilegiando prodotti stagionali e alternando ortaggi e legumi. Una dieta vantaggiosa per prevenire i disturbi prostatici deve essere ricca di fibre, presenti soprattutto nei cereali e nelle farine integrali. L’apporto proteico dovrebbe essere bilanciato tra proteine animali (presenti in carne, pesce, uova, latte e latticini) e vegetali (legumi e germe di grano).
È consigliabile ridurre drasticamente il consumo di sale, sostituendolo con erbe aromatiche o succo di limone, molto ricco di vitamina C con potere antiossidante.
Per quanto riguarda il latte e i prodotti caseari, sarebbe opportuno limitarne il consumo soltanto a due o tre volte alla settimana, orientandosi soltanto verso cibi sgrassati e scremati.
In generale, è sempre preferibile che gli over 50 privilegino il pesce piuttosto che la carne, poiché contiene elevate concentrazioni di zinco e di acidi grassi polinsaturi, indispensabili per impedire la degenerazione dello stroma ghiandolare in elementi citologici neoplastici.
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