L’aglio fa bene o male alla prostata?


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Prostata e aglio: fa davvero bene?
L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per il controllo e il benessere dell’intero organismo, soprattutto per le sue parti più delicate. Tra queste ultime, troviamo certamente la prostata, ghiandola maschile molto delicata e importante, molto spessa soggetta a infezioni, irritazioni e infiammazioni. Proprio per questa ragione, specialmente se si soffrono di patologie legate alla prostata, sarà importante controllare attentamente l’alimentazione e preferire il consumo di determinati cibi rispetto ad altri.
Uno dei cibi più discussi, legati alla salute della prostata, è certamente l’aglio. Da sempre presente come ingrediente cardine della cucina italiana, la sua origine è molto antica e viene utilizzato per poter insaporire le pietanze e preparare deliziosi manicaretti. L’aglio, però, non solo è un alimento sfizioso da utilizzare per rendere più gustosi i propri piatti, bensì è anche un elemento molto utilizzato nella medicina tradizionale popolare. In questo articolo andremo ad approfondire se l’aglio fa bene alla prostata, e quali sono le sue principali caratteristiche.
Le caratteristiche principali dell’aglio
L’aglio è una pianta il cui elemento principale contenuto al suo interno è sicuramente l’allicina, ossia quel composto che è responsabile dell’odore cattivo legato ad esso, e che viene reso inattivo dopo averlo cotto. Per questo motivo, cuocere l’aglio ridurrà notevolmente l’odore, rendendolo più delicato rispetto al consumo a crudo: la stessa cosa avviene per il suo sapore, ossia cuocendolo potrete assaporare il suo tipo sapore appetitoso, rispetto a un consumo molto più aspro e cattivo a crudo.
Nonostante questo, in verità i principi attivi benefici dell’aglio li si possono assorbire soprattutto a crudo, aiutando a espletare la maggior parte delle attività fisiologiche. L’aglio rientra anche come parte integrante degli alimenti utilizzati nella medicina cinese, poiché è ricco di proprietà antipertensive, antibatteriche e antifungine, oltre che una portentosa azione antiossidante.
I benefici dell’aglio sulla prostata
Ciò che rende l’aglio un elemento importante da assumere per la salute della prostata sono certamente tutti i principi attivi che sono presenti al suo interno, poiché hanno anche un importante effetto antibiotico. Già nell’antichità, l’aglio veniva utilizzato per curare moltissime infezioni, tra cui quelle legate alla prostata. La sua proprietà antibiotica è in grado anche di curare molti tipi di infezioni batteriche, ottenendo anche un importante effetto positivo sulla digestione, ripristinando altresì tutta la flora batterica, riducendo allo stesso tempo anche la pressione del sangue, il colesterolo e l’apparato respiratorio.
Un’altra proprietà importante è quella immunostimolante, poiché aumenta le difese immunitarie migliorando la salute generale dell’organismo. Anziché l’assunzione farmacologica degli antibiotici, l’assunzione dell’aglio non è sensibilizzante, e ciò implica che si potrà assumerlo quotidianamente godendo sempre, e in qualsiasi momento, dei suoi benefici. Sono molti, infatti, i medici curanti che consigliano l’assunzione di aglio, soprattutto a seguito di terapie farmacologiche a base antibiotica, al fine di poter ripristinare tempestivamente la flora batterica.
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Perché l’aglio fa bene alla prostata
Il consumo dell’aglio è consigliato soprattutto come un elemento preventivo della prostata, oltre che promuovere la cura stessa di patologie come la prostatite o si è di fronte a infezioni di tipo batteriche al tratto urinario. Il suo essere un importante antibiotico naturale lo rende un cibo da sfruttare proprio per ridurre le infezioni, oltre che migliorare generalmente l’intera salute dell’organismo. Il suo consumo potrà avvenire direttamente consumandone piccole porzioni giornalmente, oppure assumerlo mediante specifici integratori alimentari. La sua assunzione potrà essere regolata dal medico curante stesso, che certamente vi saprà consigliare qual è il modo migliore a seconda dei casi e delle patologie presenti.
Modi per assumere l’aglio
Non sempre può essere semplice assumere l’aglio sotto formato crudo, ed è per questo motivo che in commercio esistono diverse soluzioni per poter trarre comunque tutti i suoi benefici: per esempio, esistono molti preparati che sono in grado di racchiudere tutti i suoi principi attivi principali. Sarà però importante controllare i livelli di allicina presenti al loro interno, poiché è proprio quest’ultimo ad avere l’effetto benefico sulla salute. La dose dovrà essere valutata caso per caso, in quanto l’aglio non è privo di effetti collaterali, come ad esempio la nausea, la diarrea e, in alcuni casi, anche l’irritazione allo stomaco.
In linea generale, la dose giornaliera consigliata è di un massimo di 10 grammi al giorno e, se utilizzato soprattutto come scopo preventivo, potrete protrarne il consumo giornaliero per almeno tre settimane, che dovranno necessariamente avere poi uno stop di altre due per non assuefare troppo l’organismo: il consumo dell’aglio, seppur faccia bene, è da moderare e controllare attentamente.
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