Zenzero e Prostata: quali sono i benefici

Zenzero e Prostata: quali sono i benefici

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La prostatite è un problema che affligge molti uomini e colpisce sempre più spesso. Esistono molti rimedi efficaci per porre fine ai disturbi legati alla prostata, come gli integratori alimentari, ma molto avviene anche attraverso il cibo. In particolare vedremo come lo zenzero sia un prezioso alleato per sconfiggere i disturbi e mantenere la prostata in salute.

Cos’è e dove si trova la prostata

La ghiandola prostatica, appartenente all’apparato genitale maschile, è una struttura anatomica in parte fibrosa e in parte muscolare, che circonda il pene a livello dell’uretra.
Il suo compito principale è quello di produrre il liquido prostatico, una sostanza fluida che serve per nutrire e mantenere in vita gli spermatozoi: mescolandosi con il liquido seminale, prodotto dai testicoli, esso forma lo sperma vero e proprio.

La prostata si trova davanti all’intestino retto, che è la porzione terminale dell’apparato digerente, e sotto alla vescica urinaria; si può dire quindi che le sue funzioni sono collegate a questi due organi. In condizioni normali, essa ha la forma di una piccola castagna, con la base rivolta verso l’alto e l’apice verso il basso, e misura circa 3 centimetri di lunghezza, 4 centimetri di larghezza e 2,5 centimetri di spessore.

Già a partire da 40 anni, questa ghiandola incomincia ad aumentare di volume in quanto stimolata dagli ormoni sessuali maschili, e soprattutto dal testosterone, raggiungendo dimensioni piuttosto notevoli nella terza età.
Si tratta di un fenomeno fisiologico, chiamato IPB (ipertrofia Prostatica Benigna) che, soltanto in alcuni casi può degenerare in carcinoma prostatico.

Essa inoltre può essere soggetta a forme infiammatorie non cancerose: le prostatiti, disturbi che possono manifestarsi a qualsiasi età (prostatite giovanile) e avere natura batterica oppure virale. In tutte queste situazioni è necessario intervenire tempestivamente per evitare che la malattia si cronicizzi, aggravando le condizioni di salute del paziente.

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Zenzero: un rimedio fitoterapico per la prostata

Oltre ai farmaci tradizionali, un approccio terapeutico molto efficace si è rivelato quello fitoterapico, che prevede l’assunzione di preparati naturali spesso formulati con sostanze vegetali. Tra queste, lo zenzero è senza dubbio un principio attivo estremamente valido sia per la sua azione antinfiammatoria sia per la proprietà di contenere i processi di replicazione cellulare, tipiche delle forme neoplastiche. Secondo le più recenti linee guida, lo zenzero si è confermato un prezioso alleato non soltanto per curare la prostata, ma anche per prevenire l’insorgenza di molti disturbi.

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Quali sono le sostanze nutrienti dello zenzero

Lo zenzero non è altro che la radice (rizoma) dello Zingiber, una pianta officinale che cresce nell’Asia meridionale e che viene impiegata come spezia sia per usi gastronomici sia per funzioni curative.

Questo prodotto può essere consumato crudo, tagliato a fettine sottilissime da aggiungere a insalate, oppure da bollire per la preparazione di ottime tisane, ma può anche arricchire risotti e pietanze di carne.

La sostanze nutritive in esso contenute sono le seguenti:

  • vitamina A, indispensabile per migliorare i processi metabolici;
  • vitamina C, efficace per la sua attività antiossidante e anti-radicalica;
  • vitamina E, necessaria per la protezione dell’apparato tegumentario;
  • β-carotene, utile per contrastare i radicali liberi circolanti;
  • vitamine del gruppo B, coinvolte nei processi di biosintesi dei globuli rossi;
  • minerali, come potassio, calcio, fosforo, zinco, manganese, ferro e magnesio, coinvolti nella sintesi degli enzimi.

In particolare, l’associazione tra zinco e vitamina C si è rivelata fondamentale per stimolare la reattività del sistema immunitario nei confronti delle patologie prostatiche, tra cui anche il tumore.

Zenzero: un rimedio efficace contro il tumore alla prostata

È ormai certo che il carcinoma prostatico si sviluppa per azione degli ormoni sessuali, nello specifico del testosterone, una sostanza che viene prodotta durante tutta la vita dell’uomo.

Il testosterone non è comunque l’unica molecola responsabile delle forme neoplastiche, che dipendono anche dall’acido arachidonico, che funziona come nutrimento delle cellule tumorali. Per stimolare la sintesi di questo composto è necessaria la presenza dell’enzima 5-lipossigenasi, il cui ruolo è essenziale per la produzione di acido arachidonico e del suo derivato 5-HETE. Probabilmente alla base di questo meccanismo d’azione c’é un potenziamento dell’azione fagocitaria degli anticorpi, che vengono stimolati a nutrirsi delle cellule maligne, eliminandole dall’organismo. Si tratta di studi ancora in corso, ma che finora hanno dato ottimi riscontri.

Numerose ricerche scientifiche hanno confermato che, grazie all’azione del gingerolo (uno dei principali costituenti dello zenzero), si realizza un’inibizione enzimatica a livello del composto 5-lipossigenasi, con conseguente riduzione della concentrazione di acido arachidonico e di 5-HETE nel sangue. Queste informazioni sono confermate dall’osservazione che, nei popoli grandi consumatori di zenzero, l’incidenza del carcinoma prostatico è inferiore rispetto ad altre popolazioni.

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Le proprietà antinfiammatorie dello zenzero

Questo rizoma contiene numerosi principi attivi dotati di un efficace potere antinfiammatorio, in grado di inibire la sintesi di citochinine. Si tratta di molecole proteiche da tempo note ai farmacologi, poiché responsabili dell’insorgenza di gonfiore, flogosi e dolore in varie zone del corpo.

Tale attività dello zenzero risulta particolarmente utile in presenza di prostatite che, come accennato, è un disturbo che colpisce la ghiandola a tutte le età, provocando febbre, dolore durante la minzione e perdite sierose o anche muco-sierose dall’organo maschile. Sembra inoltre che le proprietà antinfiammatorie del vegetale siano preventive nei confronti della proliferazione delle cellule neoplastiche.

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Controindicazioni dello zenzero

Come accennato, alcune sostanze contenute nel rizoma (soprattutto zinco e vitamina C), contribuiscono a migliorare l’efficacia della risposta immunitaria nei confronti del tumore prostatico.

Pur non avendo particolari controindicazioni, lo zenzero non deve essere assunto insieme ad alcuni farmaci, come l’aspirina, gli antinfiammatori (ibuprofene e diclofenac), gli anticoagulanti (cumadin) e pochi antibiotici.
Bisogna prestare particolare cautela per soggetti allergici che potrebbero sviluppare dermatiti o reazioni cutanee.

Come si assume lo zenzero

Lo zenzero può essere consumato come decotto oppure tisana, preparati con fettine di rizoma fresco lasciato a macerare nell’acqua bollente per almeno 15 minuti.

È possibile anche utilizzare questa spezia sotto forma di polvere, da aggiungere a cibi di vario genere.
Per ottenere risultati soddisfacenti è comunque consigliabile assumere lo zenzero sotto forma di integratori alimentari, la cui formulazione è bilanciata e consente di ottenere ottimi risultati già dopo poche settimane d’impiego.

Tra questi, Prostraticum è senza dubbio uno dei più efficaci preparati in commercio, perché capace di curare disturbi già in atto, ma anche di svolgere una notevole azione preventiva.

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