Zinco e prostata: quali sono i benefici


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La prostata si infiamma quando si trova in uno stato di intossicazione, provocato da stress ossidativo, scorretto regime alimentare, sedentarietà e sovrappeso. Lo zinco è un minerale che svolge importanti funzioni nell’organismo, poiché partecipa alla modulazione della risposta immunitaria e quindi esercita un notevole potere antinfiammatorio. Zinco e prostata sono strettamente collegati poiché questo elemento controlla lo stato di benessere della sfera genitale e quindi anche della ghiandola prostatica.
Indice dei Contenuti
Le proprietà dello zinco
Lo zinco è un componente strutturare di oltre 200 enzimi che partecipano alle reazioni metaboliche dell’organismo. Una sua carenza provoca un ritardo nella crescita del bambino mentre nell’adulto contribuisce a modificare le funzioni della prostata. Una delle attività più comuni di questo minerale è il controllo sulla crescita e sullo sviluppo delle cellule, che non venendo stimolate da specifiche catalisi enzimatiche, non sono in grado di replicarsi.
Quando lo zinco è insufficiente, la prostata diminuisce moltissimo la produzione di liquido prostatico e quindi anche di sperma, poiché gli spermatozoi non sono vitali nè mobili come invece accade in condizioni normali.
L’assunzione massiccia di zinco durante stati patologici può migliorare la situazione in maniera significativa in seguito alla catalisi enzimatica di molte reazioni biochimiche.
Esiste un rapporto inverso tra concentrazione dello zinco e quella del cadmio: infatti quando il primo tende a diminuire, il secondo aumenta accumulandosi nei tessuti e provocando fenomeni di intossicazione organica.
Il primo bersaglio di questo squilibrio è rappresentato dalla prostata, che senza zinco diventa più vulnerabile agli attacchi dei patogeni e pertanto può manifestare i sintomi caratteristici della prostatite.
Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato la correlazione esistente tra produzione di testosterone e l’assunzione dello zinco sotto forma di integratori.
Esiste uno stretto collegamento tra zinco e sistema immunitario (dato che il minerale svolge un’importante attività immuno-stimolante) e quindi, anche se indirettamente, tra zinco e funzionalità prostatica.
Quando la risposta immunitaria è insufficiente, diventa più probabile l’insorgenza di malattie a carico della ghiandola come ad esempio prostatite, ipertrofia prostatica benigna o carcinoma prostatico.
L’importanza dello zinco nei confronti della prostata non è soltanto di tipo terapeutico, ma anche preventivo, perché una giusta concentrazione di questo elemento nell’organismo garantisce lo svolgimento di regolari processi metabolici e previene i principali disturbi a carico della ghiandola prostatica.
Importanza dello zinco per la prostata
Lo zinco è importante per la salute della prostata perchè controlla la produzione degli ormoni androgeni poiché inibisce l’azione enzimatica di conversione tra testosterone e diidro-testosterone. Il minerale entra in funzione tutte le volte in cui si verifica un’alterazione dei livelli fisiologici di testosterone, che potrebbero alterare la funzionalità della prostata.
Questo elemento contribuisce a ridurre la produzione di prolattina, che è un ormone collegato all’impotenza e alla disfunzione erettile. La prolattina svolge un’azione antagonista a quella del testosterone, per cui l’inibizione della sua sintesi aumenta la produzione di testosterone.
Lo zinco agisce anche a livello intestinale, poiché riduce la possibilità di infiammazioni del colon.
Secondo le più recenti linee guida, esiste un collegamento anatomico e funzionale tra il colon e la prostata, che pur non essendo diretto è tuttavia molto significativo, infatti la prostata che aderisce all’uretra posizionandosi intorno alla base del pene, è in diretto contatto anatomico con il colon, che si sviluppa posteriormente alla ghiandola.
Ecco perché qualsiasi disturbo all’intestino può riflettersi sulla prostata e viceversa.
Conseguenze della carenza di zinco
La concentrazione di zinco nell’organismo può diminuire in seguito ad abuso di sostanze alcoliche, di tabacco e in seguito a un regime dietetico squilibrato. L’alcol provoca l’eliminazione del minerale per via urinaria, poiché stimolando la diuresi aumenta anche i processi di filtrazione renale. Il fumo di sigaretta si conferma un fattore predisponente a numerosi disturbi prostatici, poiché potenzia la sintesi di cadmio, un metallo che ostacola l’assorbimento dello zinco.
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Quando il liquido seminale viene eccessivamente disperso, si verifica anche uno stato carenziale di zinco, dato che esso è contenuto nello sperma. In base a questi dati di fatto, numerose ricerche scientifiche hanno ipotizzato che l’eiaculazione non è un processo salutare per la prostata ma al contrario la può danneggiare.
Come recuperare le dosi di zinco
Tutte le volte in cui lo zinco circolante non è adeguato, la prostata corre il rischio di sviluppare disturbi organici come ad esempio la prostatite. Recuperare le dosi fisiologiche di zinco è possibile mediante un corretto regime nutritivo e uno stile di vita sano e salutare, che prevede regolare attività fisica di almeno trenta minuti ogni giorno.
I principali alimenti che contengono zinco sono i seguenti:
- ceci;
- lenticchie;
- grano saraceno;
- fiocchi di avena integrale;
- semi di zucca non salati;
- semi di sesamo;
- semi di canapa.
Per evitare stati carenziali di zinco, è consigliabile inoltre assumere questo elemento mediante integratori per la prostata, che migliorano le sue prestazioni mantenendo la morfologia e il funzionamento in condizioni fisiologiche.
Come prevenire la Prostatite
La prostatite è un disturbo di origine batterica, che può insorgere a tutte le età e che a differenza dell’ipertrofia prostatica benigna o del carcinoma prostatico, non provoca una modificazione morfologica della ghiandola ma altera soltanto il suo funzionamento.
Per prevenire la prostatite, è consigliabile assumere integratori a base di zinco, spesso associato a estratti titolati di piante officinali. Questi rimedi spesso contengono Serenoa repens (che stimola la minzione), Boswellia (che consente un’azione antiflogistica), selenio (un minerale che potenzia il processo di spermatogenesi), vitamina D (che migliora il metabolismo cellulare).
L’attività sinergica tra questi estratti vegetali, lo zinco e il selenio, consente alla prostata non soltanto di mantenersi in buona salute (funzione preventiva), ma anche di risolvere eventuali problemi funzionali (funzione operativa).
Lo zinco può essere associato a curcuma, epilodio ed estratti di polline, per migliorare la funzionalità delle vie urinarie e quindi indirettamente quella della prostata.
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